Era l’ottobre del 1977 quando Enzo Gaggiotti posò la prima pietra del centro sportivo, dedicandone l’intitolazione all’amico “Mario Rigamonti”, intimenticabile calciatore bresciano del Grande Torino e della Nazionale azzurra, scomparso il 4 maggio 1949 dopo il tragico incidente aereo di Superga, che lo elevò, insieme ai compagni di squadra, nell’Olimpo dello sport italiano.
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Enzo Gaggiotti
La costruzione del centro sportivo fu un progetto possibile grazie all’appoggio di privati e di Fondazione Cab, che permise di trasformare un semplice terreno in un autentico punto di riferimento sportivo. Calcio, tennis e quella piscina pensata per la sicurezza dei bambini di Buffalora, che dovevano avere un’alternativa sicura ai bagni, spesso pericolosi, nei laghetti delle cave. Successivamente vedrà la luce anche il golf, a completare il mosaico delle attività praticabili.
Dal 2017 il presidente del centro sportivo Rigamonti è Piero Bonicelli, numero uno di Fondermat. Al suo fianco, nel ruolo di direttore, c’è Gene Dezzani. Tra i piani messi in atto dalla proprietà ci sono la crescita qualitativa delle strutture, l’inserimento di nuove discipline sportive e l’organizzazione di eventi, per un centro sempre più moderno e aperto ai bresciani, autentico cuore pulsante dello sport in città.