Tempo condiviso fuori dagli uffici: il torneo aziendale del Gruppo Bonomi

Un numero sempre maggiore di aziende ha capito che per costituire un gruppo affiatato di risorse umane dentro gli uffici e le aree di produzione è molto utile creare delle situazioni di condivisione anche al di fuori degli stessi, regalando momenti ludici e di benessere che aiutano ad implementare il senso di appartenenza nei confronti della società per la quale si lavora e, di conseguenza, ad incrementare la produttività stessa del singolo. Esperienza extra lavorative che plasmano e cementano un gruppo di lavoro, in una parola team building, nella versione anglosassone ormai ampiamente sdoganata. Ecco, il Centro Sportivo Rigamonti accoglie e sposa questi momenti di condivisione, fornendo alle realtà locali ed extra territoriali un vero e proprio “pacchetto ad hoc” col quale vivere queste esperienze, a seconda dello sport e delle attività scelte.

 

Sabato 20 luglio un importantissimo gruppo aziendale ha bussato alle porte del Rigamonti: il Gruppo Bonomi ha raggruppato le sue quattro sedi lombarde organizzando un torneo di calcio a 7 giocatori cominciato in mattinata e conclusosi nel primo pomeriggio. Il Gruppo, che festeggia proprio nel 2019 90 anni di vita, è composto da realtà storiche dei settori ferroviario ed elettromeccanico (Bonomi Eugenio SpA, EB Rebosio Srl ed Isolectric), che operano non solo in Italia – due sedi sono ubicate a Montichiari, una a Madone (Bg) e una a Bagnolo Cremasco (CR) – ma anche nel mondo, in Brasile e Turchia. Il GB è leader europeo del mercato ferroviario ed in grado di realizzare lo studio, la produzione e la fornitura del “sistema completo della catenaria”; è realtà di riferimento del mercato dell’energia; produce e vende isolatori e accessori per bassa, media ed alta tensione, con una presenza capillare sul territorio; è partner affidabile per il settore elettromeccanico e automobilistico, per la produzione di componenti e accessori specifici, realizzati e progettati in stretto rapporto con il cliente. Insomma, un colosso multinazionale che, come 90 anni fa, è portato avanti ancora dalla famiglia Bonomi, nelle figure dei tre fratelli oggi titolari del Gruppo: il direttore commerciale Diego, il direttore ricerca e sviluppo Uberto ed il CEO Domenico.

 

Mancava solo quest’ultimo, sabato, all’appuntamento aziendale, ma con giustifica: era volato in Brasile ad occuparsi della sede carioca. Diego e Uberto invece c’erano e, dall’alto della tribuna, si sono goduti tutto il torneo, che era organizzato in due fasi. Le 8 squadre presenti, formate dai dipendenti delle varie sedi (due squadre per ognuna delle monteclarensi, due per quella di Madone, una per quella cremasca e una mista femminile), erano divise in due gironi da 4. Dopo un round di scontri all’italiana, le prime due del girone accedevano alla finalissima, le due seconde alla finalina per il terzo-quarto posto. Un’organizzazione strutturata, con tanto di arbitri CSI a dirigere l’evento e, chiaramente, con un’ambulanza a bordo campo pronta ad intervenire per ogni evenienza. Sicurezza innanzitutto, divertimento a seguire.

 

Tanto divertimento, a guardare l’andamento della mattinata. Bonomi Uffici battezza il campo battendo il Team Ragazze, nel quale si distinguono tre donne che a calcio ci giocano per davvero: il portiere Giulia, l’attaccante Veronica ed Aurora, che si rivelerà la capocannoniere della squadra e si toglierà lo sfizio, assieme a Giulia, di vestire anche una maglia delle formazioni maschili. Sullo stesso “campo 2” Rebosio Uffici stende OEMB 1 ma si deve arrendere ai rigori a Bonomi Uffici; le ragazze non portano a casa punti, ma tantissimi applausi, mentre OEMB 1, che sembrava estromesso, fa il colpaccio nell’ultimo match del girone: vince ai rigori contro Bonomi Uffici e per la classifica avulsa si guadagna la finalina; Rebosio Uffici ringrazia, passando in finale.

 

Molto più indirizzato l’altro raggruppamento, quello del “campo 1”. Re.bo sconfigge in serie Rebosio Produzione, OEMB 2 e, nella gara decisiva e maggiormente equilibrata, Bonomi Produzione. Il gol vittoria nell’1-0 definitivo è di Marco, giocatore che si rivelerà fondamentale anche all’ultimo atto, meritato da tutta la squadra (nella foto copertina uno scatto precedente alla finalissima: in rosso Re.bo, in bianco Bonomi Uffici).

 

Al terzo-quarto posto ci va Bonomi Produzione, che non ha troppe difficoltà a sbarazzarsi di OEMB 1, già contentissima di aver preso per i capelli la qualificazione alla seconda fase. La partita che decide il vincitore del torneo, invece, è un su e giù di emozioni. Bonomi Uffici scatta avanti con un uno-due che paralizza gli avversari; la scossa per Re.bo la dà ancora Marco, di nuovo con una conclusione dalla distanza. A inizio secondo tempo, però, Bonomi si riporta sul doppio vantaggio. A ribaltare la situazione ci pensa il numero 10 Anas: segna il 3-2 su punizione, ispira il pareggio, si guadagna e realizza il rigore del successo.

 

A fine torneo sono molto indicative le parole di due protagonisti: il miglior giocatore e la persona che ha voluto fortemente una giornata “off” tra colleghi. Felice e arrostito da un sole che dopo mezzogiorno picchia parecchio, Marco si racconta: «Sono un operaio, vivo nel cremasco ma nel tempo libero gioco a calcio in Terza Categoria, nel Crespiatica, squadra lodigiana; sono un difensore, non mi muovete da lì! I gol? Una volta giocavo più avanzato, ora preferisco guidare i compagni da dietro. Sono molto soddisfatto di questa giornata, penso sia stato un bel momento da passare insieme ai colleghi dell’azienda: queste idee fanno la differenza».

 

Della stessa idea è il suo datore di lavoro, Diego Bonomi, che chiosa: «Non l’abbiamo fatto solo per festeggiare i 90 anni e nemmeno esclusivamente con un fine di team building. Volevamo semplicemente creare una giornata d’insieme al di fuori degli spazi lavorativi, costituire un’atmosfera piacevole per regalarla ai nostri dipendenti e a tutta l’azienda. I fondatori non ci sono più, ma i Bonomi rimangono: ci siamo noi tre fratelli, che siamo la seconda generazione, ma all’interno sta crescendo anche la terza. Proprio la nostra filosofia famigliare è il valore che, anche grazie a queste occasioni, stiamo provando a non perdere, malgrado gli anni passino e i tempi cambino. Abbiamo scelto il centro Rigamonti perché eravamo convinti fosse il miglior posto che potesse ospitarci: per spazi e le strutture, ovviamente, ma anche per la posizione strategica e facilmente raggiungibile. Abbiamo ricevuti un ottimo servizio e siamo felici della nostra scelta».